Castello-Doria

Città di Angri

Chiesa San Giovanni BattistaI primi documenti storici che parlano della Città di Angri, si trovano nel “Codex Diplomaticus Cavensis”, conservato nell’Abbadia di Cava dei Tirreni, anno 856 d.c.
La Città di Angri è situata nella valle del Sarno, tra i Monti Lattari e le falde del Vesuvio, iniziò a svilupparsi nel VII secolo, all’epoca era un casale della Contea di Nocera.
Nel corso dei secoli crebbe come territorio ed economicamente e divenne feudo di varie famiglie che si susseguirono nei secoli, Carafa, Avalos, Aquino, Zurlo.
Nel periodo storico, retto dal re Carlo I d’Angiò, molte famiglie Angresi furono elevate al rango nobiliare, i luoghi dove vennero erette le loro case portano ancora oggi i nomi di quelle famiglie, infatti è di uso comune utilizzare i nomi Concilio, Coronati, Risi, Ardinghi, per indicare quelle zone della Città.
Ad Angri, ebbe luogo un evento di rilievo storico, nel 553 venne sconfitto, e vi trovò la morte Teia, re dei Goti, Teia venne sconfitto dall’esercito bizantino guidato dal generale Narsete, con quella sconfitta si mise fine alla dominazione gotica in Italia, la località dove ebbe luogo la battaglia porta nel nome la memoria di quell’evento, “Pozzo dei Goti“.
Il periodo di maggior lustro, Angri, lo ebbe quando i principi Doria regnarono sulla città.
La famiglia Doria, di origini genovesi , ebbe un importante ruolo nella storia di Angri per 3 secoli, fino al 1933.
Chiesa dell'Annunziata Angri I Doria fecero elevare, Angri, al rango di principato che si arricchì in quel periodo di numerosi monumenti , in particolare, il castello Doria, trasformato da struttura medioevale nell’attuale architettura.
Ai Principi Doria, si deve la costruzione del parco situato di fronte al castello, l’attuale Villa Comunale.
Oltre al Castello ed annessa Villa, Angri, si arricchì di numerosi palazzi rinascimentali, altri monumenti di elevato pregio artistico, in particolare, sono Le chiese:

La Collegiata di San Giovanni Battista.
La confraternita di Santa Margherita.
La chiesa di Santa Maria di Costantinopoli,
l’ex-Grancia della Certosa di San Giacomo di Capri Pizzauto,
La chiesa della Santissima Annunziata con il museo di Beato can. Fusco,
La chiesa del Carmine,
La chiesa di Santa Caterina,
La chiesa di San Benedetto,
la confraternita di Santa Margherita,
la cappella di San Cosma e Damiano.